Rapporto OISE 2015
Presentato il Rapporto OISE 2015
Dal 1998 ad oggi sono stati realizzati oltre 9 milioni di interventi di recupero edilizio grazie alle detrazioni fiscali e dal 2007 circa 2,5 milioni di efficientamento energetico. E’ quanto emerge dai numeri e dalle analisi contenuti nel Rapporto Oise 2016 di Feneal Filca Fillea e Legambiente.La sfida, che deve essere accompagnata con forza da governo e regioni, è di tornare a creare lavoro attraverso migliaia di cantieri di messa in sicurezza del territorio e riqualificazione del patrimonio edilizio in tutta Italia, con obiettivi energetici e di sicurezza statica e sismica. Le innovazioni negli edifici e nei cantieri, nei materiali e nelle tecnologie raccontate nel Rapporto Oise dimostrano come questa visione del futuro sia già a portata di mano. Questa prospettiva può permettere di invertire la curva dell’occupazione, arrivando a recuperare gli 800mila posti di lavoro persi nel settore, attraverso la riqualificazione e manutenzione dell’enorme patrimonio edilizio italiano.
Il rapporto dell’Osservatorio congiunto su innovazione e sostenibilità nel settore edilizio, giunto alla sua quarta edizione, si pone l’obiettivo di aiutare la crescita del settore edilizio, indicando strade concretamente percorribili attraverso l’innovazione e la formazione professionale, la scelta dei materiali e delle tecnologie, l’adeguamento normativo cono l’adesione alle direttive europee.
In questa edizione il dossier sottolinea come, dopo una pesante crisi durata otto anni, questo sia il momento buono per accompagnare il settore delle costruzioni verso un nuovo ciclo industriale incentrato sulla rigenerazione urbana, cogliendo i tanti segnali positivi già esistenti, e per tornare a creare lavoro. La terapia della rigenerazione può funzionare in Italia proprio perché sono notevoli i cambiamenti già avvenuti: in questi anni difficili il settore non si è infatti solo ridimensionato ma ha anche spostato il proprio baricentro verso il recupero, che oggi rappresenta circa il 70% del mercato complessivo.
Sono le politiche europee, oggi, ad individuare la rotta per i prossimi anni. E’ inoltre sempre più evidente come intervenire sulle prestazioni energetiche degli edifici sia una scelta che produce vantaggi locali, in termini di minore inquinamento, e per l’economia attraverso la riduzione della spesa energetica delle famiglie che mediamente tra elettricità e riscaldamento si aggira in Italia tra i 1.500 e i 2.000 euro all’anno.
Rapporto_oise_2015 (PDF)